lunedì 5 ottobre 2009

Droghe, i pro e i contro


Sempre frugando nel mio archivio, ho trovato una vecchia - vecchissima! - intervista ad Alfonso Pecoraro Scanio, allora deputato dei Verdi, avente come oggetto le droghe leggere. L'intervista fu pubblicata sul quotidiano "Il Tempo", il 28 agosto 1995 e, tra le altre cose, è reperibile a questo link, dove potrete leggere anche altre interviste sull'argomento.

Intervista de "Il Tempo" a Alfonso Pecoraro Scanio, deputato dei Verdi, dopo l'iniziativa di disobbedienza civile di Marco Pannella riguardo le leggi sulle droghe leggere.

PECORARO: "NEI PAESI EUROPEI E' CALATO IL NUMERO DEI DROGATI"

Il Tempo, 28 agosto 1995

di Giovanni Lucianelli

Fumare hashish e marijuana liberamente per strada. Lo chiede Marco Pannella e non è certamente isolato. Alfonso Pecoraro Scanio, deputato dei Verdi è stato il primo parlamentare a firmare per il referendum che punta a legalizzare le droghe leggere.

D. L'antiproibizionismo ha un futuro in Italia?

"Io credo proprio di sì. A parte le manifestazioni di piazza di Marco Pannella che, va sottolineato, hanno riscosso un gran successo tra la folla, comincia a emergere un forte movimento dibase per la legalizzazione delle droghe leggere".

D. Saranno pur leggere, ma l'hashish fa male...

"Molto meno di quanto si pensi, nonostante la strumentalizzazione che qualcuno fa. Ma il punto centrale è un altro. Noi viviamo in un mondo nel quale l'hashish e la marijuana fanno aprte delle abitudini di migliaia di persone, e non sono certamente soltanto

giovani. Dunque è inutile nascondersi dietro un dito. Bisogna trovare una soluzione. D'altro canto, va sottolineato che quello della legalizzazione è un sistema molto efficace per combattere la criminalità organizzata. Se lo Stato prendesse in "gestione" il mercato delle droghe leggere riuscirebbe ad infliggere un danno economico non indifferente alle famiglie camorristiche e mafiose che oggi fanno grossi guadagni, nonostante gli enormi sforzi delle forze dell'ordine che combattono il fenomeno".

D. Anche in altri paesi europei si comincia ad affrontare il problema...

"Certamente. L'antesignana è stata certamente l'Olanda, dove i risultati sono arrivati subito. Il numero dei tossicodipendenti è drasticamente diminuito. Ma sono in atto iniziative del genere anche in altri paesi. Ad esempio in Spagna e in Svizzera".

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