sabato 27 febbraio 2010

Forum su sport e solidarietà in Campania - L'iniziativa di "Buone notizie da Napoli"

Giovedì 4 marzo alle ore 18,00 si terrà, presso la libreria Fnac di Napoli (in via Luca Giordano 59), il Forum su “sport e solidarietà” organizzato dal giornalista Giovanni Lucianelli, autore del volume “Buone notizie da Napoli” (con la prefazione dello scrittore napoletano Simone Di Meo, ForumItalia Edizioni, 10 euro), in vendita nelle librerie e nelle edicole.
All’incontro interverranno rappresentanti del mondo sport napoletano e campano, atleti in grado di affermarsi ai vertici dello sport mondiale, sempre attenti alla solidarietà nei confronti dei meno fortunati: Pino Maddaloni, campione olimpico a Sydney 2000 nel judo; Carlo Silipo, oro olimpico con la nazionale di pallanuoto a Barcellona 1992 e allenatore del Posillipo; Davide Tizzano, oro olimpico ad Atlanta 2006 e presidente regionale della Federazione Italiana Canottaggio, Diego Testa, oro europeo e tre volte vicecampione mondiale di off-shore.
Al forum parteciperanno inoltre rappresentanti del mondo delle istituzioni e della società civile, come gli l’assessore allo Sport del Comune di Napoli Alfredo Ponticelli; l’assessore alle risorse strategiche del Comune di Napoli, Michele Saggese; l’assessore alla cultura della Municipalità Vomero-Arenella, Gianpaolo De Rosa; il presidente provinciale del Coni, Amedeo Salerno; il presidente Federbasket Campania, Manfredo Fucile; il presidente dell’Ussi Campania, Mario Zaccaria e il presidente di Sportform, Tommaso Mandato.

venerdì 26 febbraio 2010

Al Pascale la "Libreria dell'anima"

Un ambiente intimo, familiare che crea la sensazione di uscire dall'ospedale anche per pochi minuti. Un luogo per leggere, trovare il tempo per se stessi. Dove l'anima può, anche se per pochi istanti, ritrovarsi. E' l'obiettivo della 'Libreria dell'Animà che sarà inaugurata il 12 marzo all'Istituto Nazionale Tumori di Napoli 'Fondazione Giovanni Pascale', reparto di senologia. Alla presenza del ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, che ha dato pieno sostegno al progetto di MariaRosaria De Luca, durante la conferenza di presentazione sarà anche proiettato un contributo filmato, realizzato da Gabriele Muccino, in esclusiva per la "Libreria dell'Anima", in cui tre donne, colpite dal tumore, raccontano le loro storie e il loro cammino verso la guarigione. "In linea con gli obiettivi del ministero per le Pari Opportunità - si legge in una nota - la Libreria dell'Anima è un'isola felice all'interno di un ospedale che, per quanto sensibile, è sempre rigoroso e austero. Uno spazio d'incontro e di benessere soprattutto per chi trova aiuto nei libri, che riescono sempre a dare risposte e conforto alla mente".

A Metronapoli il Premio "Innovation Award 2010"



Cisco, leader mondiale per le tecnologie di telecomunicazioni, ha assegnato a Metronapoli il Premio "Innovation Award 2010" per il Sistema di Comunicazione dati Wireless bordo/treno a banda larga, implementato in collaborazione con Cisco e Ansaldo STS. La tecnologia, per ora sperimentata sulla Linea 6 del metrò, sarà introdotta gradualmente su tutta la rete di trasporto gestita da Metronapoli e prevede che le immagini acquisite dalle telecamere di galleria e a bordo treno, vengano inviate e registrate in tempo reale direttamente al posto centrale operativo. Inoltre la versatilità del prodotto, permette di trasmettere, sempre da remoto, palinsesti informativi multimediali, annunci di servizio e istituzionali. Nelle motivazioni, si legge che il progetto viene premiato per il forte contenuto innovativo, l'alto impatto sociale e per le ricadute positive sulla qualità del servizio, sia in termini di comfort che di sicurezza del viaggio. Il riconoscimento è stato consegnato in occasione del meeting europeo di Barcellona all'Amministratore Delegato Metronapoli, Filippo De Luca.

mercoledì 24 febbraio 2010

Lavoro, da Napoli buone notizie

Dai grandi imprenditori alle piccole realtà rampanti, dai prodotti nati da terre sequestrate alla camorra alla ragazza proveniente dal Mali che ha lavorato come colf per pagarsi un corso post-laurea e tornare nel proprio paese d’origine a esercitare come avvocato in difesa delle donne. Napoli e la Campania sono ricche di storie a lieto fine che stridono con l’immagine stereotipata di una regione troppo spesso presa in considerazione solo per raccontarne gli aspetti negativi. E’ Giovanni Lucianelli, giornalista napoletano, a evidenziare queste storie di una Napoli diversa, magari meno conosciuta, nel volume “Buone notizie da Napoli”, ForumItalia edizioni, con la prefazione dello scrittore napoletano Simone Di Meo. Il libro è diviso in sei sezioni – sanità, solidarietà, ambiente, tecnologia, cultura & lavoro, economia – che raccontano un importante spaccato della realtà napoletana. E’ così possibile scoprire come, in un momento di crisi finanziaria e in un’economia storicamente “difficile” come quella napoletana, le notizie migliori arrivino per quei soggetti che normalmente sono messi più ai margini del sistema produttivo: donne, giovani, immigrati. La Campania si dimostra invece una regione dove il lavoro è “rosa”, contando più del 10% delle imprese femminili, per un numero che supera quota 130.000 aziende. Napoli è la terza provincia d’Italia per imprese guidate da donna, e anche Avellino fa la parte del leone in questa speciale graduatoria, visto che il 35% delle aziende nel suo territorio è “rosa”. Inoltre, il capoluogo partenopeo si inserisce al primissimo posto nella graduatoria delle imprese condotte da titolari che hanno meno di 30 anni. E c’è chi, come Paolo Scudieri, riesce ad affermare nel mondo il gusto dell’imprenditoria sana e vincente, capace di offrire, con la sua “Adler group holding”, nuove occasioni di lavoro nel Meridione, senza aiuti di Stato e finanziamenti a pioggia.

Da ItaliaOggi, 23/02/2010

Chirurgia endovascolare, Napoli all'avanguardia con un meeting

Chirurgia endovascolare, imaging e trattamento ibrido per la cura delle patologie dell'aorta toracia e addominale: tecniche all'avanguardia che riducono i rischi post operatori, la degenza in ospedale e che abbattono i costi di circa il 35%. Su questo si discuterà nel primo meeting nazionale "Basic course on endovascular treatment of thoracic aortic diseases" dalla Società italiana di chirurgia cardiaca che si terrà il 26 e 27 febbraio prossimi alle 9 nell'hotel Royal Continental di Napoli. Un incontro dove 23 tra i massimi cardiochirurghi italiani ed esteri si confronteranno inanzitutto sulla tecnica di riparazione endovascolare dell'aorta toracica. Secondi i dati più recenti infatti si calcola che in Italia l'aneurisma dell'aorta è la patologia cardiaca più diffusa e provoca circa 6.000 morti l'anno. Per far fronte a questo problema, il centro di Cardiochirurgia dell'azienda ospedaliera Federico II ha a disposizione una equipe d'eccellenza, punto di riferimento di tutto il Mezzogiorno, che pratica dai 60 ai 70 interventi all'anno. "La riparazione endovascolare dell'aorta toracica è in progressiva espansione - ha spiegato il docente di Cardiochirurgia della Federico II, Carlo Vosa - Permette di trattare pazienti anche in età avanzata, riducendo i tempi di ospedalizzazione e i rischi connessi a interventi fortemente invasivi". Secondo quanto ha spiegato Vosa, gli interventi all'aorta in passato richiedevano la sospensione della funzione cardio-respiratoria e della circolazione extracorporea mentre oggi, grazie allo sviluppo clinico, tecnologico e alle maggiori conoscenze in campo emodinamico, ci sono procedure di intervento minimamente invasive, a paziente sveglio, nella massima sicurezza e con tempi di ospedalizzazione ridotti a circa due giorni. "Il risparmio per il sistema ospedaliero è di circa il 35% - ha spiegato Vosa - Alcune protesi costano poco e rientrano nei tariffari regionali e sono rimborsate. Altre sono più costose e la Regione dovrebbe pensare a un fondo a parte". L'altro argomento che verrà trattato nel corso del meeting è l'aneurisma dell'aorta addominale che, secondo le stime più recenti, ogni anno in Italia ne vengano diagnosticate circa 230 mila, 20 mila dei quali in Campania.

Lo storico anniversario: 150 anni di caffé Gambrinus


Per i Presidenti della Repubblica in visita a Napoli è un appuntamento irrinunciabile, così come lo è stato per principi e regine nei secoli passati. Soprattutto in occasione delle visite private che coincidono con il Capodanno, i Capi dello Stato non possono perdere l'appuntamento con un caffé e una sfogliatella al Gambrinus, il caffé storico della città che si affaccia su piazza del Plebiscito e che festeggia, nel corso di questo 2010, i suoi 150 anni dalla nascita. Un anniversario che sarà celebrato con una serie di eventi per esaltare le arti e la storia della città di Napoli, proponendo numerosi appuntamenti culturali tra i quali anche un premio di pittura. Dall'unità d'Italia al caffé chantant fino ai giorni nostri, il caffé Gambrinus ha attraversato 150 anni di storia non solo di Napoli ma anche del Paese. Milioni di persone provenienti da tutto il mondo si sono fermate per gustare un caffé o i dolci classici della tradizione partenopea in una cornice antica che riporta alla memoria miti della musica e delle arti. Il Gambrinus è stato ed è ancora oggi anche il luogo storico dove principi, regine e presidenti si sono fermati per gustare a pieno la tradizione napoletana. Per tutto il 2010, dunque, l'associazione culturale Caffé Gambrinus ha deciso di offrire a tutti i suoi avventori, italiani, stranieri, turisti e napoletani un fitto programma di manifestazioni che spaziano dalla musica al teatro, e poi convegni, reading di poesia, mostre di pittura, fino alle cene spettacolo con degustazioni di prodotti tipici e prelibatezze. "E' stato complicato - dice il direttore artistico, Gianni Serritelli - mettere insieme tutte le forme artistiche che negli anni hanno toccato questo luogo storico. Per tutto l'anno questo caffé conosciuto in tutto il mondo sarà un contenitore di arte". La storia del Caffé e la sua vocazione risalgono proprio all'anno della sua nascita. Nel 1860 il primo proprietario del Gambrinus, Vincenzo Apuzzo, ne fece un luogo di riferimento per le avanguardie artistiche della città fino a diventare posto amato dalla famiglia reale dei Savoia. "Negli ultimi anni - spiega uno dei proprietari del locale Antonio Sergio - il caffé é stato meta dei diversi Presidenti della Repubblica. Vorremmo che questi eventi in programma fino a Natale 2010 fossero seguiti proprio dai napoletani che spesso non conoscono la nostra storia e la tradizione di questo luogo". Le manifestazioni cominciano venerdì 26 febbraio con un concerto dei Virtuosi di San Martino, per continuare con i festeggiamenti per la nascita di Salvatore di Giacomo. Il 13 marzo inizierà infatti una rassegna con spettacoli e convegni sulla figura del grande drammaturgo e poeta napoletano. Ad aprile inoltre si aprirà il bando per un premio di pittura con oltre duemila partecipanti.

martedì 23 febbraio 2010

"Buone notizie da Napoli" a Fa' la cosa giusta



Fa' la cosa giusta - di Giovanna Rossiello, in onda su Rai 1 - si occupa del libro "Buone notizie da Napoli". In studio Giovanni Lucianelli, nei contributi filmati il dr. Giuseppe Caianiello, l'ex assessore alla Provincia di Napoli Francesco Emilio Borrelli e Francesco Verde dell'associazione Gelsomina Verde.

venerdì 19 febbraio 2010

Il Rotary illumina i monumenti per la lotta alla poliomelite

Il Rotary illumina i monumenti per la lotta alla poliomelite: Castel dell'Ovo, a Napoli, ma anche Palazzo dei Bruzi a Cosenza, la Reggia di Caserta. Due appuntamenti - organizzati dal Gruppo Partenopeo del Rotary, composto dai Presidenti dei 10 Club di Napoli - sono in programma per celebrare i 105 anni del Rotary: lunedì 22 febbraio, alle ore 11, conferenza stampa all'Hotel Royal Continental; martedì 23 febbraio, alle ore 19, alla presenza del sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, sarà proiettata, sulla facciata di Castel dell'Ovo, l'immagine di un logo del progetto "Polio Plus". Alla conferenza stampa e alla manifestazione di Castel dell'Ovo, interverrà il governatore del Distretto 2100 (Campania, Lucania, Calabria) del Rotary, ing. Francesco Socievole. Il 23 febbraio (ore 19), oltre che sul Castel dell'Ovo di Napoli, il logo della Polio Plus sarà proiettato sul Palazzo dell'Amministrazione Provinciale di Salerno, sul Cavatore di Catanzaro e sul Palazzo dei Bruzi di Cosenza; mentre, domani, sabato 20 febbraio, il logo illuminerà la Reggia di Caserta. "Dal 1985 - ha affermato Socievole - il Rotary è in prima linea nel mondo per sconfiggere la poliomelite. Finora sono stati spesi oltre un miliardo di dollari per l'eradicazione di questa terribile malattia. Oggi il progetto Polio Plus è universalmente riconosciuto come un modello di riferimento nell'ambito della cooperazione tra pubblico e privato per il perseguimento di obiettivi umanitari".

martedì 16 febbraio 2010

La riqualificazione della Biblioteca Dorso a Secondigliano

Le periferie non vengono lasciate sole: il successo ottenuto con il finanziamento del ministero degli Interni di 1 milione 281mila euro per la riqualificazione della Biblioteca Dorso a Secondigliano dimostra che ogni impegno possibile per prestare attenzione verso le aree più disagiate della città deve essere attivato. Si potrà così riaprire la storica Biblioteca Dorso chiusa oramai da oltre 3 anni". Con queste parole Diego Guida, assessore alle Biblioteche del Comune di Napoli, ha annunciato, durante una riunione di Giunta, "il risultato di diversi mesi di lavoro per ottenere i fondi - sottolinea una nota - per i lavori di restauro della Biblioteca Dorso di Secondigliano e per l'istituzione della sezione dedicata agli studi sulla legalità intitolata a Gelsomina Verde".
Si afferma ancora nella nota: "Dietro la spinta del presidente della Municipalità, Giuseppe Esposito, che raccoglie le segnalazioni dei cittadini, e d'intesa con il sindaco Rosa Iervolino Russo e l'assessore alla Legalità Luigi Scotti, l'assessore Guida ha progettato la riqualificazione della Biblioteca civica chiusa oramai da oltre 3 anni per creare un presidio di legalità in Secondigliano: è un successo per il territorio, saranno i residenti a potersi riappropriare di una struttura indispensabile per la parte sana dell'aggregazione sociale, un segnale che non deve passare inosservato, soprattutto in un'area cittadina ritenuta a rischio legalità".

mercoledì 10 febbraio 2010

Campania ed Europa in rete per l'ambiente e la ricerca scientifica

La Campania in rete con le altre regioni europee, sulle sfide dell'ambiente, i progetti per lo sviluppo locale, l'innovazione e la ricerca scientifica. E' il Meeting delle Eccellenze Regionali e Territoriali, il primo evento di rilievo pubblico del network di diffusione delle Buone Prassi, partito lo scorso 10 dicembre a Bruxelles. Il network, promosso dalla Regione Campania nell'ambito delle azioni dell'obiettivo 7.2 del P.O. FESR 2007-2013, è composto dalle Regioni West Midlands, Vallonia e Comunità Valenciana, delle Province di Giurgiu e Timis della Romania, assieme all'Unione nazionale delle Province rumene, la città di Dobrich, in Bulgaria, l'agenzia nazionale Invest in Bulgaria, e la rete European Urban Knowledge Network. La rete europea nasce dalla comune esigenza di capitalizzare idee e buone pratiche, in grado di produrre significativi effetti in ambito economico, sociale, culturale e ambientale. Protagonista, quindi, l'Europa delle Regioni e le pratiche virtuose da diffondere: dai modelli di prevenzione del rischio nelle zone costiere, alla riconversione delle zone industriali dismesse, fino alla qualità della vita nel tessuto metropolitano. Il meeting è organizzato da Città della Scienza - ente in house della Regione Campania per l'innovazione e l'apertura internazionale del sistema regionale - e costituisce, sottolineano i promotori, "un'importante occasione per evidenziare le opportunità offerte dal Programma Strategico della Cooperazione Territoriale Europea della Regione Campania e le modalità di partecipazione ai bandi di prossima emanazione". Obiettivo della due giorni è favorire il dialogo tra i diversi attori dei territori regionali e locali, per facilitare lo scambio e il trasferimento di pratiche di successo ed inserire la Campania e le sue eccellenze produttive nei principali circuiti economici, scientifici e culturali europei. Intervengono ai lavori le maggiori associazioni e reti europee. Tra queste, ARE - Associazione Regioni Europee, CRPM - Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime d'Europa, ERRIN- Rete delle Regioni per la Ricerca e l'Innovazione, i comitati di coordinamento dei programmi di cooperazione territoriale europea - ESPON, INTERREG IVC, URBACT II - le agenzie e rappresentanze regionali europee di rilievo, i soggetti aderenti al Network ed altre regioni e enti locali europei quali, le città di Bonn, Colonia, Friburgo ed il Land di Amburgo per la Germania, le città di Timi, la contea di Giurgiu, le province di Braila e Galati - Romania, la municipalità di Barcellona - Spagna, la regione Provenza Alpi Costa Azzurra - Francia, la municipalità di Vienna - Austria e la regione Vallonia - Belgio. Conferenze, laboratori, incontri partenariali e un'area espositiva caratterizzeranno il Meeting. Nel programma anche la presentazione del sistema delle enoteche regionali, promosso dall'assessorato all'Agricoltura della Regione Campania, per valorizzare le eccellenze produttive campane, nel settore vitivinicolo.

Un polo di eccellenza contro l'obesità

Un polo di eccellenza nel trattamento chirurgico dell'obesità è stato inaugurato a Castel Volturno, presso il presidio ospedaliero Pineta Grande. Un presidio che si candida ad essere uno dei punti di riferimento per tutto il Centro-Sud grazie alle avanzate attrezzature cui si unisce la professionalità dello staff medico. Il centro è attrezzato con letti di degenza specifici a movimentazione elettrica e con una portata di 300 chili, una sala operatoria dedicata agli interventi per l'obesità, attrezzatura laparoscopica specifica e una sala rianimazione con nove posti letto. Un centro di cui ha affermato Cristiano Giardiello, responsabile Chirurgia mininvasiva e metabolica, "si sentiva grande necessità perché purtroppo abbiamo il triste primato di essere la regione con il più alto numero di obesi in percentuale alla popolazione e soprattutto andiamo verso una situazione ancora più grave, con un numero di adolescenti a rischio obesità altissimo". Secondo i dati forniti, in Italia gli obesi sono circa 5 milioni, 500 mila dei quali sono campani. L'obesità colpisce in misura prevalente le donne del Mezzogiorno, ma negli ultimi anni sta crescendo tra i più giovani. A lanciare l'allarme sono i medici pediatrici, secondo cui in Campania il 49 per cento dei bambini tra gli 8 e i 10 anni sono in sovrappeso e obesi. Una malattia che, in questo territorio, fa in media 13 vittime al giorno. E proprio l'intervento chirurgico rappresenta oggi lo strumento per migliorare la qualità della vita e allungarne l'aspettativa. "Oggi - ha affermato Luigi Angrisani, presidente Società italiana Chirurgia dell'obesità e direttore Chirurgia laparoscopica dell'ospedale San Giovanni Bosco di Napoli - l'intervento chirurgico rappresenta l'unica terapia per migliorare la qualità della vita e allungarne la durata, ed è l'unica metodologia che assicura un'efficacia a lungo termine". L'intervento, infatti, come spiegato dagli esperti, consente di perdere almeno il 50 per cento del peso, ma in molti casi si sono avuti pazienti che hanno perso anche 70-80 chili. Nonostante i numeri, per questa malattia non esiste un'offerta adeguata: "Sono pochi i chirurghi e i centri specializzati a causa del sostanziale abbandono dell'amministrazione pubblica nel programmare un adeguato numero di centri". In Campania, i numeri dicono che in un anno, a fronte di 500 mila obesi, si praticano meno di 300 interventi.

sabato 6 febbraio 2010

A Pozzuoli un microscopio vede a distanza

Un altro polo di eccellenza in Campania. Dove studiare materiali, di ogni forma e anche a distanza di chilometri, in nanodimensioni. Ovvero anche virus o cellule. Sono due i microscopi nuovi di zecca presenti nel Crn di Pozzuoli. E formeranno un laboratorio al quale si appoggerà la ricerca scientifica (pubblica e privata) di tutta la regione. La Campania, dunque, conferma il proprio ruolo nell’eccellenza scientifica nazionale e internazionale. All’Istituto di chimica e tecnologia dei polimeri di Pozzuoli lunedì ci sarà l’Electron microscopy day, inaugurazione del Laboratorio di microscopia elettronica a scansione e trasmissione (LaMest), intitolato a Augusto Sirigu, professore della Federico II scomparso di recente (i suoi lavori sui polimeri cristallo liquidi hanno rappresentato una pietra miliare per la scienza delle macromolecole e sono ancora oggi citati). La particolarità delle nuove apparecchiature (i precedenti microscopi avevano 30 anni di vita, un’era per strumenti elettronici del genere) è quello di unire le due tecnologie, a scansione e a trasmissione. In altri laboratori italiani si possono trovare uno o l’altro dei due microscopi, nel padiglione di Pozzuoli, invece, è presente nel suo insieme la tecnologia Sem-Tem, vale a dire il top mondiale. All’inaugurazione parteciperanno l’assessore regionale Nicola Mazzocca, il presidente del Centro regionale di competenza nuove tecnologie Domenico Acierno, Paolo Scudieri di Confindustria, il presidente del Formez Secondo Amalfitano, il direttore del dipartimento di Progettazione molecolare Sesto Viticoli, e i direttori dell'Istituto di chimica e tecnologia dei polimeri e dell'Istituto per i materiali compositi e biomedici, Cosimo Carfagna e Luigi Ambrosio che, insieme all’addetto scientifico Emanuele Fiore hanno realizzato l’evento. Perché al di là dell’evento scientifico, l’inaugurazione del laboratorio rappresenta un esempio virtuoso di ottimizzazione delle risorse economiche. Infatti, dalla collaborazione tra i due Istituti del Cnr (Ictp e Imcb) attivi nella ricerca sui materiali è nata la volontà di creare una struttura senza duplicazione sul territorio, o sprechi, che potesse asservire alle finalità di ricerca di entrambi gli Istituti. Il laboratorio sarà presentato dal professor Antonio Nanci dell’Università di Montreal, responsabile del dipartimento di Stomatologia della facoltà di Odontoiatria e il Laboratorio per lo studio dei tessuti calcificati e dei biomateriali. La partecipazione all’evento di Nanci dà una lettura internazionale all’evento e giustifica anche l'attenzione della comunità scientifica del Cnr alla tecnologia Sem-Tem. Al termine della presentazione del laboratorio sarà firmata una lettera di intenti tra il laboratorio per lo studio dei tessuti calcificati ed i biomateriali (Lctb), facoltà di dentistica dell'Università di Montreal e il Consiglio nazionale delle ricerche - dipartimento di Progettazione molecolare, per la collaborazione nell'uso dell'immagine elettronica e nella ricerca e nello sviluppo di biomateriali. Questa nuova cooperazione sarà utile per aprire un dialogo e per favorire la crescita e lo sviluppo di una rinnovata catena del valore tra Italia e Canada.

Fonte: Il Mattino
Articolo di Cristiano Tarsia.

mercoledì 3 febbraio 2010

Il caffè delle detenute di Pozzuoli


Fabrizio De André fu il primo a decantare la bontà del caffé fatto in carcere in 'Don Raffae''. E anche se la ricetta non sembra essere quella descritta nella canzone ("ch'a Cicirinella compagno di cella ci ha dato mammà") si annuncia di ottima qualità la bevanda nera che dieci detenute del carcere di Pozzuoli producono grazie ad un progetto di recupero sociale finanziato dalla Regione Campania. Si chiama Caffé Lazzarelle la speciale miscela di chicchi pregiati prodotto dalle detenute del carcere di Pozzuoli. L'iniziativa, presentata oggi alla stampa, è il frutto di un progetto finanziato dall'assessorato alle Politiche Sociali della Regione Campania e organizzato dalle associazioni 'Il Pioppo', 'Giancarlo Siani' e dalla cooperativa 'Officinae Ecs'. La speciale miscela è il frutto di una selezione effettuata tra le migliori produzioni coltivate in Brasile, Costa Rica, Colombia, Guatemala, India e Uganda. Nei locali dell'istituto penitenziario di Pozzuoli le dieci detenute tostano, seguono le fasi di asciugatura, macinano il caffé e si occupano della manutenzione dei macchinari. 'Caffe' Lazzarelle - ha sottolineato l'assessore regionale al Welfare Alfonsina De Felice rivolgendosi alle detenute - è un'ottima miscela per evitare di ricadere nella devianza e guadagnare in dignità attraverso il lavoro; offre un' opportunità di formazione e crescita professionale che abbassa il rischio di recidiva, inserisce in una filiera produttiva sana che dovrà allargarsi prevedendo una commercializzazione affidata ad una cooperativa sociale di cui potranno fa parte le detenute coinvolte nel progetto". Impacchettato in confezioni da 250 grammi dai colori rosa e argento, il caffé Lazzarelle è per la direttrice del carcere Stella Scialpi una "straordinaria opportunità di lavoro qualificato in carcere che ha come simbolo una bevanda che mette in relazione le persone". Mentre per don Tonino Palmese, referente dell'associazione Libera, si tratta di una "scommessa di coerenza, di credibilità e di riscatto". Tommaso Contestabile, provveditore generale degli istituti di pena ha sottolineato come "il caffé confezionato nel carcere di Pozzuoli sia un prodotto pronto per entrare nella rete commerciale".

Riqualificazione del centro storico di Napoli: la convenzione con l'Unesco

Riqualificare il centro storico di Napoli, uno dei più estesi e importanti d'Europa. Questo lo scopo della convenzione che il comune di Napoli e l'Unesco - l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura - hanno firmato questa mattina a Parigi,in occasione di una cerimonia a cui hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino, nonché gli assessori comunali alla Cultura Nicola Oddati e al Centro storico Pasquale Belfiore. A fare gli onori di casa, è stata la direttrice generale dell'Unesco, Irina Bokova, che ha accolto la delegazione partenopea a Place Fontenoy, storica sede dell'organismo Onu, proprio a due passi dalla Tour Eiffel. Durante l'incontro, Napoli ha anche incassato l'impegno dell'Unesco a garantire la partecipazione dei suoi 193 paesi membri al Forum Universale delle Culture, la cui prossima edizione si terrà nel capoluogo campano nel 2013, oltre al suo patrocinio per il Festival del Teatro. "Posso garantire che l'Unesco accompagnerà gli sforzi di Napoli per la riqualificazione del suo centro storico e per il Forum internazionale: i vostri obiettivi coincidono con quelli dell'Unesco", ha detto la Bokova, rivolgendosi alla delegazione napoletana, secondo quanto riferito da un funzionario che ha partecipato all'incontro. Soddisfazione è stata espressa dal presidente Bassolino. "E' la prima volta che l'Unesco firma una convenzione con una grande città", ha osservato il presidente campano, ricordando che in genere l'organismo Onu non si relaziona con gli enti locali ma con gli Stati. "Questo - ha aggiunto - viene fatto in pieno accordo con il ministero degli Esteri e dei Beni culturali. Il nostro obiettivo è rendere questa intesa una buona pratica che potrà essere usata anche in altre città italiane ed europee". La volontà di andare avanti nella riqualificazione del centro "é molto forte", ha detto ancora Bassolino. E lo "testimoniano" i 200 milioni di euro in fondi strutturali Ue che la regione ha deciso di investire in questa zona di Napoli. Con l'accordo di oggi l'Unesco fornirà assistenza al comune e alla regione per l'attuazione del Programma Integrato Urbano Europa di Napoli, in particolare, rispetto all'elaborazione del piano di gestione del centro storico napoletano (dal 1995 Patrimonio dell'umanità), che dovrà essere presentato entro febbraio 2011. Oddati ha da parte sua precisato che "il nostro obiettivo non è solo abbellire o ristrutturare" gli edifici del centro. "Ma renderli fruibili alla città", con la costruzione di "centri sociali, teatri luoghi di cultura, studentati universitari". "La nostra strategia è fare della cultura il tratto identitario della nostra città", ha concluso l'assessore.

lunedì 1 febbraio 2010

Impianto percutaneo di una protesi valvolare polmonare a torace chiuso: prima volta al Sud

Impianto percutaneo di una protesi valvolare polmonare attraverso il ventricolo destro effettuata a torace chiuso per la puntura della vena femorale. L'intervento con questa tecnica innovativa è stato eseguito, per la prima volta in Italia Meridionale, presso il Dipartimento di Cardiologia e Cardiochirurgia, diretti rispettivamente dai professori Massimo Chiariello e Carlo Vosa dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II. L'intervento è stato effettuato su un ragazzo affetto da una grave malformazione congenita cardiaca già sottoposto a precedenti interventi cardiochirugici a cuore aperto. E. V. di anni 14, affetto dalla nascita da Tetralogia di Fallot severa con atresia della valvola polmonare, aveva subito un primo intervento palliativo a tre mesi di vita e successivamente a tre anni la correzione radicale della malformazione cardiaca. Con l'accrescimento si è reso necessario un nuovo intervento cardiochirurgico per l'impianto di una valvola artificiale. Oggi questa protesi non più adatta all'ulteriore sviluppo del ragazzo, è stata sostituita utilizzando questa nuova tecnica evitando un ulteriore intervento a cuore aperto, garantendo un rapido recupero con rientro a casa nelle successive 24 ore. Tutto ciò - si sottolinea nella nota - è stato reso possibile per la disponibilità della Direzione Generale (dott. G. Canfora) che ha permesso l'utilizzo di questa nuova tecnologia e grazie all'esperienza dell'equipe di Cardiologia Pediatrica (prof. F. Piscione e dott. Rapacciuolo) e dei cardiochirurghi (prof. G. Iannelli e L. Di Tommaso) maturata negli impianti di protesi endovascolare. Questa tecnica utilizzata per l'impianto anche di altre valvole, evitando l'apertura del torace e la circolazione extracorporea, rappresenta il futuro per tutti quei bambini affetti da cardiopatie congenite complesse che necessitano dell'impianto di una protesi valvolare polmonare.