venerdì 23 aprile 2010

Salvato da un ospedale napoletano, per riconoscenza realizza una statua

E' alta quattro metri e pesa 25 quintali la statua in bronzo e oro che Walter Pugni, artista veneziano, ha trasportato a bordo di un tir speciale che ha guidato personalmente da Venezia, per esporla davanti all'ingresso della palazzina scientifica dell'Istituto dei tumori di Napoli. L'opera dal titolo 'Olimpic man not violence' è stata realizzata su commissione della città di Olimpia, ad Atene, e ogni quattro anni verrà trasportata nella città in cui si svolgono le Olimpiadi. E' la prima volta che la statua, realizzata in 23 anni, viene esposta al pubblico. Pugni ha voluto la vetrina napoletana, e in particolare del Pascale, in segno di riconoscenza nei confronti del professor Vincenzo Iaffaioli e del dottor Nicola Maurea, i due oncologi dell'Istituto dei tumori di Napoli che, dice, "mi hanno salvato la vita". Prima di approdare al Pascale, Walter Pugni ha peregrinato per gli ospedali del Nord Italia e di Montecarlo, dove è molto conosciuto e amato, nel tentativo di guarire da un tumore che gli era stato diagnosticato, ma da cui nessuno riusciva a venirne a capo. Grazie all'equipe del professor Iaffaioli e del dottor Maurea, Walter Pugni, ha scoperto di non essere affetto da alcun carcinoma, ma solo da una patologia cardiaca per la quale è stato subito sottoposto a terapia. La statua rimarrà a Napoli solo pochi giorni, benché il desiderio dell'artista sarebbe quello di portare le sue opere a Palazzo Reale e di devolvere il ricavato della mostra alla ricerca contro il cancro.

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