sabato 29 maggio 2010

La tutela dei nidi delle tartarughe

Sulle spiaggie di Salerno, dalle 5 alle 8 del mattino, a caccia del nido di tartaruga per proteggerlo dall'onda dei bagnanti. E' una delle attivita' di tutela previste dal progetto ''Monitoraggio di siti di nidificazione della tartaruga marina comune Caretta caretta''. ''L'iniziativa prevede un investimento di 110mila euro e sara' realizzato, in collaborazione con i Centri di Educazione Ambientale 'Torre Laura' di Capaccio e 'La Primula' di Pisciotta, in provincia di Salerno, attraverso campagne di sensibilizzazione e monitoraggio sulle spiagge di mattina presto, prima dell'apertura degli stabilimenti balneari per controllare se vi sono tracce di nidificazione. Se si trova il nido, si procede alla sua recinsione e le attivita' di sorveglianza'', spiega Antonio Carmine Esposito, referente del settore Ecologia dell'assessorato regionale alle Politiche Ambientali.

Meta recente di diversi animali spiaggiati (tartarughe e un cucciolo di balena), i lidi della costa campana sono tra i piu' frequentati dalle tartarughe caretta anche per la nidificazione.''L'ultimo caso risale al 2008, a Lucrino, vicino Pozzuoli, con la nascita di 106 piccoli su 116 uova deposte - spiega Flegra Bentivegna, responsabile scientifico del progetto - Si e' trattato del piu' grande successo riproduttore di tutto il Mediterraneo, se si considera che in genere la percentuale di uova schiuse si aggira intorno al 50%. Altri due nidi ci sono stati nel 2006, a Ogliastro marina, in provincia di Salerno, con il 40% di uova schiuse e, nel 2002, a Baia Domizia, a nord di Napoli, con il 37% di piccoli nati''.

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