sabato 29 maggio 2010

Al Pascale "cemento" per le vertebre

Si chiama"algometro" e serve a misurare il dolore. Funziona come un termometro che, grazie a una scala graduata da 0 a 10, valuta il dolore percepito. Per i bambini al posto dei numeri ci sono delle faccine, da quella sorridente alla più triste. Dal 28 maggio è in dotazione al Pascale e dal 1 giugno sarà distribuito ai pazienti da sottoporre a terapia antalgica appropriata. Ma il device non è l' unica novità di cui si parlerà durante la giornata nazionale del Sollievo che, organizzata dal Pascale, dalla Federico II e dal Santobono, si svolgerà nell' aula Romolo Cerra sotto la presidenza del direttore di Terapia antalgica, Arturo Cuomo, e dei professori Maiuri e Tufano dalle 8.30 di venerdì. Nel convegno dedicato ai "Tumori metastatici del rachide", coordinato da Luca Serra, responsabile di Chirurgia spinale del polo oncologico, si discuterà della possibilità di alleviare la sofferenza causata dalle fratture vertebrali grazie all' impiego di un materiale sintetico, una sorta di cemento che, una volta iniettato nelle lesione, permette il ripristino di una condizione anatomica e funzionale quasi normale. «Negli ultimi anni in campo chirurgico», spiega Serra, «la vertebroplastica è la maggiore novità: una procedura miniinvasiva che può essere utilizzata per il trattamento delle metastasi. Si effettua in anestesia locale e consiste nell' iniezione, attraverso un ago introdotto sotto controllo radiologico, di qualche millilitro di cemento acrilico nella vertebra. Si ottengono due risultati: l' immediata scomparsa o la significativa riduzione del dolore e, soprattutto, il consolidamento strutturale della vertebra per prevenire conseguenze invalidanti. Il cemento, inoltre, causa la necrosi delle cellule tumorali con un effetto locale anche sull' avanzamento della malattia». Altrettanto positiva l' attivazione, al Cardarelli dopo 11 anni di attesa (di medici e pazienti), di 7-8 posti letto del reparto di Terapia antalgica diretto da Vincenzo Montrone: «Finalmente c' è un percorso assistenziale definito con il malato oncologico seguito e curato per tutto l' iter, diagnostico e terapeutico». «La struttura era attiva da tempo, ma priva di posti letto», aggiunge il manager Rocco Granata, «adesso, entro pochi giorni, la Terapia antalgica sarà, insieme all' Oncologia diretta da Giacomo Cartenì, all' interno del Padiglione Palermo».

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