venerdì 23 luglio 2010

Una nuova speranza contro la leucemia

La quercetina, una piccola molecola ad attività antiossidante, comunemente presente in cipolle, capperi, sedano, mele, uva, té verde e vino rosso, potrebbe essere impiegata nelle terapie preventive e curative delle leucemie. Ad attestarlo è una ricerca dell'Istituto di scienze dell'alimentazione del Consiglio nazionale delle ricerche di Avellino (Isa-Cnr), pubblicata dal British Journal of Cancer. "I nostri studi, eseguiti anche da altri gruppi di ricerca, dimostrano che la quercetina appartiene a quell'ampio gruppo di molecole di origine vegetale, i fitochimici, capaci di attività chemio-preventiva", spiega Gian Luigi Russo, ricercatore dell'Isa-Cnr e responsabile della ricerca. In sostanza, dice Russo, "la molecola è capace di bloccare il processo di trasformazione di una cellula normale in tumorale, oppure di invertirlo, se è già in atto". Finora gli studi erano stati condotti essenzialmente su linee cellulari o modelli animali mentre ora, per la prima volta, è stato dimostrato che la quercetina è efficace in cellule tumorali di pazienti affetti da leucemia linfocitica cronica (Llc). "In tali pazienti - continua Russo - la molecola è in grado di rendere vulnerabili al trattamento farmacologico con chemioterapici cellule isolate dal paziente che prima non lo erano". I dati finora raccolti fanno ben sperare per una prossima sperimentazione clinica: "Sebbene non sia esente da tossicità, studi preclinici hanno dimostrato che la quercetina è invece ben tollerata anche a dosi elevate". La quantità di quercetina assunta giornalmente con la dieta (25-30 milligrammi) è molto lontana dal poter svolgere una qualsivoglia attività biologica. L'attività antitumorale, infatti, scatterebbe all0assunzione di dosi farmacologiche. La leucemia linfocitica cronica colpisce circa 1-6 persone su 100.000 e rappresenta la più frequente forma di leucemia nell'adulto (22-30% dei casi). Attenzione, però, a interpretazioni errate o superficiali dei dati scientifici, avverte Russo: "Massicce dosi di antiossidanti, quercetina inclusa, assunte liberamente come supplementi dietetici da persone sane e senza il diretto controllo del medico, possono risultare dannose alla salute".

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