lunedì 15 marzo 2010

Napoli-Cina, collaborazione all'insegna di scienza, cultura ed economia

Nella sala convegni della Camera di commercio di Napoli si è svolto il primo di una serie di tre Forum Italo-Cinesi programmati sul tema 'Scienza, Cultura e Sviluppo economico', promossi dall'associazione Grandangolo e dall'Istituto Confucio, in collaborazione con il Comune di Napoli, l'Unione studenti e il gruppo Giovani Confapi Campania. Il convegno, dal titolo 'Da Chang'an a Roma: l'Ovest e l'Est nell'era della globalizzazioné, rientra nell'ambito delle attività di sviluppo dei rapporti tra il Comune di Napoli e la Municipalità di Wenzou a seguito della firma del protocollo di amicizia siglato dalle due città nel marzo del 2009 e vuole rappresentare un passo di avvicinamento all'Expo 2010 in programma a Shangai da maggio a ottobre, nel corso del quale, all'interno del Padiglione Italia, la città di Napoli sarà protagonista con una propria vetrina dal 23 al 29 settembre. Insieme al sindaco Rosa Russo Iervolino e al presidente del Consiglio comunale di Napoli, Leonardo Impegno, sono intervenuti l'ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia Sun Yuxi, il direttore dell'Istituto Confucio, Zhang Qun, il presidente dell'Unione studenti e professori cinesi (sezione Napoli), Deng Xiaogeng, l'addetto culturale dell'Ambasciata Cinese in Italia, Zhang Jianda, Berardo Impegno, presidente dell'Associazione Grandangolo e Angelo Bruscino, presidente Gruppo Giovani Confapi Campania. A seguire, gli interventi di Bruno Genito, che ha approfondito le tematiche della 'globalizzazione nell'antichità e dello sviluppo culturale tra Asia centrale e Cina lungo la via della setaà; di Li Tao, che ha parlato di 'Globalizzazione e sviluppo della Cina: la via della seta ed il puzzle di Jigsaw'; di Lucia Caterina ('Il commercio marittimo sino-europeo nel XVII e XVIII secolo: l'import della porcellana cinese in Italià) e di Maurizia Sacchetti ('Immigrazione ed investimenti diretti cinesi in Italià). "Questo appuntamento - ha detto il sindaco Iervolino - è la conferma del legame sempre più stretto che si è ormai instaurato tra la Cina e Napoli. Rapporto reso più forte dai numerosi incontri promossi sul territorio della provincia dall'associazione Grandrangolo". "E' attraverso lo scambio culturale - ha aggiunto la Iervolino - che i popoli si incontrano e l'Oriente familiarizza con l'Occidente. Non a caso Napoli, sede del più antico istituto Orientale, ospita proficui insediamenti cinesi che hanno reso alcuni nostri quartieri pacifiche chinatown". "Le differenze di cultura, storia e religione - ha continuato il primo cittadino - non devono essere intese come un limite, bensì devono servire a incentivare la conoscenza reciproca tra i nostri Paesi, affinché tra Napoli e la Cina si instaurino rapporti di amicizia e di interscambio economico sempre più forti". Il presidente del Consiglio comunale di Napoli, Leonardo Impegno, ha sottolineato la bontà del legame tra il Paese della Grande Muraglia e la città del Golfo. "Nel marzo del 2009 - ha spiegato - mi sono recato nella città cinese di Wenzou dove è stato stilato un protocollo di amicizia tra le nostre due municipalità. Successivamente, l¿assessore comunale al Turismo Valeria Valente e il vicesindaco di Wenzou hanno firmato un accordo di promozione turistica. Da qui il varo di iniziative come quella della prima guida turistica di Napoli in cinese per promuovere le bellezze della nostra terra nell'estremo Oriente. I rapporti sono buoni e tesi a migliorare la reciproca conoscenza, che nell¿era della globalizzazione è un dato basilare per lo sviluppo". Concetto riaffermato e condiviso in pieni dal direttore dell'Istituto Confucio Zhang Qun. Il presidente nazionale dell'Unione studenti e professori cinesi, Deng Xiaogeng, ha lodato l'impegno della sede napoletana dell'associazione, insieme all'operato dell'associazione Grandangolo e a quello dell'Istituto Confucio: "Grazie anche all'opera del nostro ambasciatore - ha precisato Qun - gli studenti cinesi si sono sempre più integrati con il territorio italiano. Il nostro compito, d'altronde, è facilitare il loro soggiorno all'estero, agevolando gli scambi culturali e la comunicazione". "Ogni studente cinese - ha aggiunto - è da considerarsi, a tutti gli effetti, un ambasciatore della cultura. Da quest'anno, l'Unione ha messo in campo una serie di eventi tesi a promuovere le relazioni culturali e l'amicizia tra le nostre comunità". L'addetto culturale dell'Ambasciata cinese in Italia, Zhang Jianda, ha tracciato la storia dei rapporti tra Italia e Cina fin dal 1970 mentre l'ambasciatore cinese Sun Yuxi, che a fine aprile lascerà l'Italia per raggiungere la sua nuova sede, probabilmente Varsavia in Polonia, ha ringraziato il sindaco Iervolino e il presidente del Consiglio Impegno per "quanto fatto a beneficio della comunità cinese di Napoli". Berardo Impegno, presidente dell'associazione Grandangolo, ha puntato le sue conclusioni sulla globalizzazione: "Oggi siamo più ricchi di conoscenza e di relazioni. Non cominciano da zero, ma costruiamo un futuro globale nel quale tutti possiamo vivere meglio e con maggiore benessere. La Cina è una grande occasione per il Sud e segna l'apertura di una nuova storia".

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