martedì 4 dicembre 2007

"Partenope a tavola" di Giuseppe Giorgio

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Lunedì 10 dicembre alle ore 11.00 al Caffè Gambrinus

Sarà presentato il nuovo libro di Giuseppe Giorgio PARTENOPE A TAVOLA
Storia, canzoni, delizie, ricordi e locali celebri della Napoli di ieri e di oggi
Prefazione di Peppe Barra
Presentazione di Benedetto Casillo
ForumItalia edizioni
Prezzo di copertina euro 12.00
Distribuito a partire da dicembre in 10 mila copie nelle librerie e nelle edicole

Intervengono insieme all’autore
Pietro Gargano Caporedattore ed editorialista de Il Mattino
Giovanni Lucianelli Direttore Italiani nel mondo channel
Manlio Santanelli Autore Commediografo

gli attori e registi
Umberto Bellissimo e Maurizio Merolla
leggeranno alcuni brani tratti dal testo

Un fantastico viaggio nel tempo, per attraversare, sulla traccia delle sue canzoni, la Napoli delle antiche taverne, dei locali storici, delle specialità gastronomiche e dei personaggi che l’hanno resa grande negli anni e nella storia. Potrebbe essere questa la sintesi di “Partenope a tavola” il nuovo libro del giornalista e critico teatrale Giuseppe Giorgio. Animato dai ricordi della sua infanzia, dei luoghi e delle persone che l’hanno popolata, Giorgio, disegna i tratti di una Napoli fatta di grandi uomini venuti dal nulla e di imprese all’insegna dell’ospitalità e delle cose buone della gastronomia. Non si tratta di un libro di ricette ma di una raccolta di elementi rigorosamente storici inerenti una Napoli ora spagnola, ora capitale europea e borbonica, ora fatta di scugnizzi e gente che tenta di risorgere dai bombardamenti dell’ultima terribile guerra mondiale. Ricordando, dal Quattrocento ad oggi, le vicende legate ai luoghi che hanno reso celebre la nostra città nel mondo, Giorgio nel suo lavoro, dove non esita a parlare anche del suo amato teatro, incontra i personaggi della taverna del Cerriglio e quelli dello Scoglio di Frisio fino a giungere al cospetto dei frequentatori del glorioso caffè Gambrinus tra cui Salvatore Di Giacomo, Benedetto Croce, Edoardo Scarfoglio e Matilde Serao. Illustrando la nascita delle specialità culinarie e dolciarie legate alla Napoli di sempre e collegandosi ai locali che le hanno rese popolari nel tempo e nella storia, l’autore da sempre studioso della grande epopea della Napoli delle dominazioni, riesce con una scrittura agile e sognante a delineare le immagini senz’età di una terra perennemente amata e scelta come luogo d’ispirazione e piacere fin dai tempi degli imperatori romani.

lunedì 18 giugno 2007

"I cattivi", biografie dei boss della camorra

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Storie di cronaca e camorra raccontate attraverso la biografia di 15 tra i più grandi boss della malavita organizzata di Napoli e provincia. 15 diversi testi ognuno dedicato alla ricostruzione delle gesta di alcuni dei boss più noti alle forze dell’ordine e alla comunità, che insieme ad altri 10 libri, sulle faide e sulla storia dei clan camorristici, fanno parte di una collana dal titolo “I Cattivi”. L’opera intera, diretta da Giovanni Lucianelli, è stata presentata questa mattina a Napoli alla stampa dai due autori Simone Di Meo e Vittorio Falco, che hanno parlato del “primo Cattivo”, Eduardo Contini, la cui biografia viene raccontata appunto nel testo che apre la collana. La prossima uscita racconterà invece la vita del “re di Forcella” Luigi Giuliano, tra gli altri libri anche Giuseppe Misso, Raffaele Cutolo, Angelo Nuvoletta e Francesco Schiavone, il boss che in provincia di Caserta è riuscito, anche da latitante, a orientare per anni le scelte di politica e di economia locali. Solo conoscendo il male che più ha frenato la crescita sociale di Napoli, la città potrà riuscire davvero a risalire la china ha invece dichiarato il direttore della Collana Giovanni Lucianelli.

lunedì 26 marzo 2007

Valter De Maggio. La mia passione per il calcio

Intervista al collega Valter De Maggio sul sito Telegiornaliste.com. Valter mi ha riempito di gioia parlando di me.

Valter De Maggio, nato a Napoli, è giornalista dal 1992.
Dal 1990 lavora in emittenti radiofoniche e televisive nazionali e regionali. Da quattro anni conduce su Radio Kiss Kiss Napoli il programma Radio Goal, contenitore dedicato al calcio. Ha commentato le partite del Cervia nel reality di Italia1 Campioni.

Come ha iniziato a fare il giornalista?
«In un’agenzia di stampa sportiva, la Rotopress. Da lì sono venuti fuori tanti giornalisti in gamba… Speriamo bene!».

Ha lavorato molti anni in radio...
«Da oltre sedici anni, una passione meravigliosa, una palestra fondamentale per la mia crescita professionale. Attualmente sono impegnato a Radio Kiss Kiss Napoli, dove conduco Radiogoal, tutti i giorni dalle 13.00 alle 16.00».

Quali sono le differenze tra il giornalismo radiofonico e quello della carta stampata?
«Ho avuto modo di collaborare con il Roma ed il Giornale di Napoli: ovvio che tra radio e carta stampata c’è molta differenza. In radio lavori sul tempo reale, hai poco spazio per approfondire una notizia, devi avere fiuto, fiato e... Un pizzico di fortuna».

Ha commentato le partite del Cervia per il reality show Campioni su Italia1. Come è approdato a Mediaset?
«Due anni fa ho ricevuto la proposta di commentare le gare del Cervia, a proposito di fortuna… non era ancora iniziato il campionato del Napoli, ero libero e così ho accettato con grande entusiasmo».

Piersilvio Berlusconi ha voluto fortemente quel particolare tipo di reality perché gli italiani sono un popolo di appassionati di calcio. Ritiene che questo connubio tra sport e reality sia un esperimento riuscito?
«Assolutamente sì, si respirava un’aria stupenda intorno al Cervia, famiglie e bambini allo stadio, è uno spot meraviglioso per il nostro calcio».

Un luogo comune: i giornalisti sportivi sono meno preparati degli altri. Conferma?
«Non confermo… anzi! C’è moltissima concorrenza, per arrivare a certi livelli, c’è bisogno di un’altissima specializzazione».

Chi sono stati i suoi maestri di giornalismo, i suoi modelli?

«Stimo moltissimo Sandro Piccinini, lo ritengo in assoluto il numero uno tra i giornalisti tv e tra i telecronisti. Mi ha insegnato molto, così come mi hanno insegnato molto Giovanni Lucianelli, Antonio Sasso e Mimmo Malfitano».

Quale personaggio, incontrato nella sua carriera, l’ha colpita maggiormente?
«Pippo Baudo, una disponibilità ed una umiltà incredibili: lo ritengo il grande maestro della tv».

Quali sono le doti che deve avere un giornalista? Quale consiglio darebbe a chi sogna di fare questo mestiere?
«Essere sempre imparziale, avere le proprie idee e portarle avanti. Un consiglio? Non demordere mai!».