venerdì 28 agosto 2009

Buone notizie da "Cronache di Napoli"

Vi riporto un articolo pubblicato per Il Brigante da Gino Giammarino in occasione dell'iniziative "Regala una buona notizia" che fu promossa dal quotidiano Cronache di Napoli.
L'articolo è visualizzabile anche a questo link.

Il quotidiano napoletano particolarmente attento ai fenomeni malavitosi della città lancia da oggi l'iniziativa
“Regala una buona notizia”


Napoli. Partita da stamattina un'interessante campagna dalle pagine del quotidiano "Cronache di Napoli" intitolata: “Regala una buona notizia”.
Si tratta di un’iniziativa di sensibilizzazione promossa dal quotidiano diretto da Giovanni Lucianelli, con il patrocinio morale del Comune e della Provincia di Napoli, che da oggi pubblicherà una pagina interamente dedicata alle “buone notizie”, anche sulla scorta delle segnalazioni dei lettori.

“Un piccolo segnale di speranza per Napoli e per tutti i napoletani per aiutare a diffondere le tante buone notizie che, purtroppo, non trovano adeguato spazio sui mezzi di informazione” ha dichiarato il presidente della Provincia di Napoli, Dino Di Palma, presentando ieri mattina il progetto nella Sala Giunta della Provincia di Napoli.

“E’ un gesto importante per offrire visibilità - ha aggiunto Di Palma - a tutti quegli aspetti positivi della vita culturale, imprenditoriale e politica, ma non solo, che caratterizzano la nostra città vogliamo e dobbiamo offrire, come istituzioni, segnali di speranza e di certezza”.

“Stiamo attraversando un momento difficilissimo
- ha sottolineato il direttore Giovanni Lucianelli - con la guerra di camorra che imperversa e i mille, endemici, problemi che attanagliano Napoli. Il nostro quotidiano è diventato, in cinque anni, un osservatorio privilegiato sulla spesso tragica realtà partenopea. Ed è pertanto più forte e significativo il segnale di fiducia e di reattività che vogliamo lanciare, anche attraverso un piccolo ‘regalo’, un telefonino, che doneremo al protagonista della migliore buona notizia del mese che sarà scelta da un’apposita giuria onorifica composta da prestigiosi esponenti del mondo della cultura, delle istituzioni, della comunicazione e delle arti. Come simbolo abbiamo scelto proprio un cellulare perché crediamo che rappresenti il mezzo ideale per comunicare buone notizie”.

Il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania Ermanno Corsi ha sottolineato che
“la campagna di Cronache di Napoli è un segnale importante della partecipazione della società civile” e per il presidente dell’Associazione “Italiani nel Mondo”, Sergio De Gregorio, “...è necessaria una intesa bipartisan sulla cultura del fare in città”, intervento condiviso anche da Vincenzo Sorrentino, assessore alla Sanità del Comune di Lettere e presidente dell’Osservatorio ambiente e salute, che ha aggiunto: “Dobbiamo fare fronte comune contro queste emergenze e operare insieme puntando soprattutto alla partecipazione, quanto più estesa possibile della società civile”.

Alla giuria, fino ad oggi, hanno aderito Renato Profili, prefetto di Napoli; Rosa Russo Iervolino, sindaco di Napoli; Riccardo Di Palma, presidente della Provincia di Napoli; Gaetano Cola, presidente della Camera di Commercio di Napoli; Enzo Avitabile, musicista; Francesco Borrelli, assessore provinciale alla Protezione civile; Ermanno Corsi, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania; Pasquale Ciriello, rettore dell’Istituto Universitario L’Orientale di Napoli; Gigi D’Alessio, musicista; Luciano De Crescenzo, scrittore e filosofo; Sergio De Gregorio, presidente dell’Associazione Internazionale “Italiani nel Mondo”; Tullio De Piscopo, musicista; Francesco De Simone, vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura militare, consigliere di amministrazione del Real Teatro di San Carlo e docente universitario; Domenico Falco, vicepresidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti; Gennaro Ferrara, rettore dell’Università Parthenope; Michele Florino, componente della commissione Antimafia; Grazia Francescato, co-portavoce dei Verdi Europei e vicepresidente di Bagnolifutura; Augusto Graziani, presidente di Sviluppo Italia Campania e decano della facoltà di Economia dell’Università La Sapienza di Roma; Biagio Izzo, attore; Amato Lamberti, sociologo e docente universitario; Massimo Marrelli, preside della Facoltà di Economia della “Federico II”; Vittorio Marsiglia, attore; Claudio Mattone, autore; Flavio Mucciante, vicedirettore del Giornale Radio Rai e Radiouno; Vincenzo Naso, preside della Facoltà di Ingegneria “Federico II”; Alfonso Pecoraro Scanio, presidente nazionale dei Verdi; Elena Perrella, presidente della Fondazione Mondragone; Massimo Rastrelli; fondatore e presidente del fondo antiusura San Giuseppe Moscati; Antonio Riboldi, vescovo emerito di Acerra; Aldo Loris Rossi, docente universitario di Architettura; Gianfranco Rotondi, presidente nazionale della Democrazia cristiana; Antonio Saccone, preside facoltà di Lettere Federico II; James Senese, musicista; Vincenzo Sorrentino, assessore alla Sanità del Comune di Lettere; Giulio Tarro, virologo, docente universitario; Guido Trombetti, rettore Università degli Studi Napoli “Federico II”; Lino Vairetti, musicista; Riccardo Ventre, europarlamentare e presidente della Provincia di Caserta; Carlo Vosa, ordinario di cardiochirurgia della Seconda Università di Napoli.

Tuttavia, l'attenzione esasperata che tante altre testate napoletane, anche storiche, dedicano perfino al sottobosco della criminalità, con attribuzione di galloni da "luogotenenti" e simili altre decorazioni sul campo a cani sciolti che non hanno il rispetto nemmeno dei loro stessi "codici", non può non aprire preoccupanti interrogativi sullo stato dei rapporti tra società civile e stampa, se quest'ultima sente il bisogno, per conquistare fette di mercato, di rivolgersi ad un target tanto esecrabile.

Gino Giammarino

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