mercoledì 30 settembre 2009

Napoli guarda a Bagnoli


Il numero in edicola di "Panorama Economy" propone un'inchiesta intitolata "Il nuovo ballo del mattone". Si parla, come potete immaginare, di immobiliare, con suggerimenti per gli investimenti in 10 città di Italia.
Ecco il mio pezzo su Napoli.

I programmi di riqualificazione e valorizzazione del territorio potranno offrire nuove opportunità di investimento nel «mattone». Ne è convinto Fabrizio Orlanti, agente immobiliare con vent'anni di esperienza nel settore e titolare della Remai professional group. «I prezzi in città hanno tenuto» spiega «anche se con un calo medio del 10%. Sul fronte delle compravendite, invece, abbiamo registrato perdite nell'ordine del 35%».
Le proposte di investimento di Orlandi oscillano tra certezze consolidate e pro-babili. «Senza tener conto degli eccessi» ragiona «a Napoli la casa è il bene rifu-gio per eccellenza. Per questo, è ancora possibile fare qualche buon affare. Al Vomero e nelle zone di Chiaia e Posillipo, i quartieri residenziali più chic della città, per esempio, i prezzi per un bi-trivani variano, rispettivamente, dai 4 ai 7 mila euro al metro quadrato e dagli 8 agli 11 mila curo al metro quadrato».
Un investimento del genere prevede una rendita di circa il 5% lordo, a cui si deve aggiungere una rivalutazione quinquennale del bene di almeno il 15%. Se, invece, non c'è l'urgenza del ritorno sull'investimento, sottolinea Orlanti, il quartiere di Bagnoli può offrire interessanti prospettive: «Nell'area che fu dell'ex Italsider vanno avanti i piani di bonifica e, nel giro di dieci anni, un immobile acquistato oggi tra 3 e 3.500 curo al mq potrebbe rivalutarsi del 30-35%, con una rendita fino al 4% lordo». Analogo discorso per il centro storico e per la zona dei Decumani, dove l'andamento del mercato è però vincolato alla presenza di ascensore e parcheggio auto. «Sono aree di grande potenzialità» continua Orlandi «sulle quali bisognerebbe investire con piani di restyling, perché non possiamo certo immaginare che esistano ancora oggi quartieri dormitorio».
«In questa fase di recessione le banche sono più caute nella concessione dei mutui. Allo stato attuale viene erogato al massimo il 70% del valore dell'immobile, rispetto alla copertura completa di qual¬che anno fa» aggiunge. «Questa situazione porta a comprimere la fascia intermedia del mercato, a vantaggio degli immobili di fascia bassa e di quelli di pregio, che paradossalmente vivacizzano il comparto». Il consiglio più importante è solo uno: «La fretta è una cattiva consigliera. Se non c'è necessità immediata, bisogna attendere e cogliere al volo le opportunità».

Nessun commento:

Posta un commento