“Nel campo della tecnologia, Napoli è all’avanguardia a livello nazionale. Abbiamo oltre 250mila studenti universitari in Campania, di cui poco più di 25mila iscritti alle facoltà di ingegneria, con tanti laboratori che sono il fiore all’occhiello della nostra città”. Lo ha detto Bruno Siciliano, Professore ordinario di Controllo e Robotica e Direttore del Laboratorio PRISMA al Dipartimento di Informatica e Sistemistica dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, nel corso del Forum su tecnologia, sviluppo ed economia a Napoli e in Campania organizzato dal giornalista Giovanni Lucianelli, autore del volume “Buone notizie da Napoli” (con la prefazione dello scrittore napoletano Simone Di Meo, ForumItalia Edizioni). L’incontro si è tenuto presso la saletta verde della libreria Guida Merliani ed ha registrato la presenza di esponenti politici e rappresentanti della società civile.
“Dirigo un laboratorio di robotica che è tra i primi a livello mondiale – ha aggiunto Siciliano -. Abbiamo iniziato tra mille difficoltà negli anni Novanta, ma oggi c’è un gruppo con tanti giovani di talento. La scommessa è che da qui a vent’anni possa esserci un robot in ogni casa. Attenzione, però: non parlo di quegli androidi da film di fantascienza, ma di macchinari che possano agevolare la nostra vita. E’ fondamentale, in questo senso, collaborare con filosofi, neurochirurghi, scienziati e medici, perché c’è un aspetto etico da non sottovalutare”.
“Siciliano è uno dei volti migliori di Napoli - ha sottolineato Giovanni Lucianelli -, basti pensare che nelle Università statunitensi studiano robotica sui suoi libri di testo. La Silicon Valley italiana, è alle falde del Vesuvio. Siciliano non è andato via, nonostante avesse ricevuto l’offerta da parte di un ateneo americano e ha scelto di lavorare a Napoli, creando un polo informatico e nuove opportunità di lavoro per i giovani. Anche nella nostra terra esiste tanta buona tecnologia”.
Al forum è intervenuto anche Nicola Mazzocca, assessore all’Università, alla Ricerca Scientifica e all’Innovazione Tecnologica della Regione Campania: “I risultati finora conseguiti sono ottimi, la Campania è la quarta Regione d’Italia per incidenza della ricerca nel Pil. La facoltà di Ingegneria, inoltre, è la seconda nella nostra nazione per competenze, mentre l’ente regionale è dotato di un sistema per la documentazione interamente digitale. Altri esempi? Il nuovo sistema di accesso della stazione Roma Termini, tutto automatizzato, è “made in Campania”. Inoltre – ha detto Mazzocca -, è stata creata una grande biblioteca multimediale gratuita come il Pico, che in un anno ha ospitato circa 180 eventi. Infine, nel 2012 Napoli ospiterà il Forum Spaziale e verrà innescato un flusso turistico di enormi dimensioni”.
“Napoli deve tornare la capitale del Mediterraneo”, ha affermato dal canto suo Domenico Falco, vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania. “All’ombra del Vesuvio ci sono sempre stati “fenomeni” nei diversi campi, dalla matematica alla robotica. Ma non si è mai pensato a fare squadra, è mancato un collante. Auspichiamo che i grandi esponenti del mondo politico, civile ed imprenditoriale lavorino a un grande progetto di rinnovamento per Napoli”.
Mario Coppeto, presidente della Municipalità Vomero-Arenella, invece, ha sottolineato che “proprio sul territorio della collina cittadina ci sono esempi di grande tecnologia come il CNR e il laboratorio Tigem diretto dal professor Andrea Ballabio. E poi abbiamo inaugurato recentemente una nuova biblioteca, che è già diventata punto di riferimento per i giovani. Molti ragazzi, inoltre, lavorano nel campo della tecnologia e della ricerca: nessuno l’aveva messo in luce, finora. L’impegno di tutti, politici innanzitutto, deve essere quello di trasformare le cattive notizie in buone notizie”.
All’incontro sono intervenuti anche Arturo De Luca, direttore del centro di psicoterapia umanistica, lo scrittore Angelo Cirasa e Francesco Licastro, capo staff dell’assessorato all’Ambiente del Comune di Napoli.
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