Dove non arriva il bisturi del chirurgo sempre di piu' puo' sopperire un tubicino infilato in un'arteria. Alla clinica Montevergine di Mercogliano, in provincia di Avellino e' stata impiantata via catetere per la prima volta in Italia una mini protesi valvolare aortica piu' piccola di un terzo rispetto a quelle tradizionali, che puo' essere usata in molti casi in cui gli interventi di chirurgia tradizionale non possono essere svolti.
''La novita' della valvola sta nelle sue dimensioni - spiega Eugenio Stabile, che ha partecipato all'intervento effettuato dall'equipe di Paolo Rubino - e nel materiale di cui e' fatta, il cromo cobalto invece dell'acciaio inossidabile. L'intervento con il catetere offre numerosi vantaggi rispetto a quello in cui si apre il torace, come ad esempio il fatto che puo' essere effettuato in anestesia locale evitando sia le controindicazioni di quella totale, come ad esempio la presenza di patologie come la bronchite cronica l'eta' avanzata, sia le lunghe degenze''.
La valvola e' stata impiantata in un paziente affetto da stenosi valvolare aortica: ''E' una patologia da cui e' affetto lo 0,4% della popolazione - spiega Stabile - si calcola che ci siano in Italia 50mila persone in attesa di intervento, di cui pero' solo meta' viene operato proprio per le controindicazioni all'intervento. Nel nostro paese pero' sono solo una decina al momento i centri in grado di effettuare questo tipo di operazione''.
Il professor Rubino ha presentato in questi giorni i dati della sua esperienza clinica ad un congresso internazionale di cardiologia interventista a Pechino che sono stati pubblicati sul Journal of the American College of Cardiology. Tra questi la diminuzione del rischio di ictus e morte durante l'esecuzione dell'angioplastica carotidea.
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