Con molta probabilità avrebbero colpito tra la notte del 24 e il 25, quando gli uffici sarebbero restati chiusi. In effetti il cunicolo, che portava dalla rete fognaria alla sala del caveau, era praticamente terminato ed i malviventi vi hanno lasciato, insieme al loro sogno di un illecito arricchimento, anche gli “strumenti da lavoro”, recuperati dalla polizia.
domenica 22 dicembre 2013
BUONE NOTIZIE PER I CLIENTI DI BANCA INTESA A NAPOLI
Sembra essere
la buona notizia di questo Natale
alle porte. Una volta tanto “i buoni”, arrivano prima ed evitano che un crimine
si compia. È la vicenda della sede napoletana di Banca IntesaSanPaolo, in via
Marina, sotto la quale, in quel sottosuolo ricco di gallerie e passaggi, la “banda del buco” era pronta, ancora una
volta, ad agire. I ladri, sfruttando l’intricato dedalo di vie sotterranee,
erano arrivati a pochi metri dal caveau della filiale. Muniti di martelli
pneumatici e picconi, erano convinti di poter agire indisturbati, protetti dal
buio e dalla lontananza da uffici frequentati. Ma Banca Intesa, a Napoli, è protetta dai sistemi di sicurezza del CNS, il prestigioso gruppo guidato
dall’imprenditore Antonio Romano (nella foto), e
le telecamere predisposte alla videosorveglianza, periodicamente, vengono
controllate dai manutentori, sempre in linea e in contatto costante con la
centrale operativa della stessa Banca. È bastato dunque poco, al tecnico sul
luogo insospettito dai rumori inusuali, per lanciare l’allarme. In men che non
si dica è stata allertata la questura con una efficace azione di contrasto e i
ladri sono stati messi in fuga, dovendo rinunciare all’attacco predatorio e,
almeno per questa Banca, è certo che non ci riproveranno.
Con molta probabilità avrebbero colpito tra la notte del 24 e il 25, quando gli uffici sarebbero restati chiusi. In effetti il cunicolo, che portava dalla rete fognaria alla sala del caveau, era praticamente terminato ed i malviventi vi hanno lasciato, insieme al loro sogno di un illecito arricchimento, anche gli “strumenti da lavoro”, recuperati dalla polizia.
Con molta probabilità avrebbero colpito tra la notte del 24 e il 25, quando gli uffici sarebbero restati chiusi. In effetti il cunicolo, che portava dalla rete fognaria alla sala del caveau, era praticamente terminato ed i malviventi vi hanno lasciato, insieme al loro sogno di un illecito arricchimento, anche gli “strumenti da lavoro”, recuperati dalla polizia.
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